Luca Zennaro Trio
Da Mescalina.it :“Altera Limes suggerisce un’espansione oltre i nostri comuni modi di vedere e sentire”, spiega Luca Zennaro nelle brevi note di copertina, senza nascondere prospettive e ambizioni di questo suo raffinato progetto. Arrivato alla terza uscita con Caligola Records dopo Javaskara (2017) e When Nobody Is Listening (2020), il giovane chitarrista veneto prosegue nel suo cammino di definizione di uno stile sempre più personale, in un processo che potremmo definire di progressiva condensazione e raffinazione. Nel disco si apprezza soprattutto la capacità di mantenere dall’inizio alla fine, con poche necessarie eccezioni, un’unica e coerente atmosfera sonora. Le sei tracce si sviluppano tutte nel segno di un’affascinante indeterminatezza, accompagnata da una sensazione di rilassata creatività. Il lavoro del trio, completato da Francesco Bordignon e Phelan Burgoyne, approda così a una musica che brilla per purezza e spiritualità, mantenendo però sempre ben chiaro l’appiglio concreto ai diversi elementi che si alternano nell’interplay: dalle cellule tematiche al ritmo, dagli assoli agli spazi per l’improvvisazione collettiva.
Un ruolo chiave è giocato anche dalla modalità di registrazione del disco, realizzato dal vivo, davanti a un piccolo pubblico, nella quattrocentesca chiesa di Santa Caterina a Chioggia, la località d’origine di Zennaro. Immersi in un’acustica che fa da “quarto uomo”, i musicisti interagiscono con un’immediatezza esemplare, mantenendo vivo il filo di una dialogo delicato, sussurrato, senza troppi sussulti o eccessi solistici ma di grana molto raffinata.
La breve Langsamer introduce l’impostazione generale, indirizzando l’ascoltatore su coordinate ben precise: temi semplici, mood serenamente introspettivo, senza intellettualismi gratuiti, e accento sulla coralità. La chitarra si concentra su accordi e brevi sequenze (Distanza), ma è capace di aprirsi in assoli che spiccano il volo in bella progressione cosmica, come in Involved. Lo stimolo della ritmica, specie della batteria, è una presenza instancabile, mentre il contrabbasso si assume qualche volta l’onere di esporre le melodie.
Nella monkiana Let’s Cool One aumenta ovviamente il tasso di blues e swing, aggiungendo un ulteriore colore alla tavolozza di Zennaro. On Thursday, scritta da Burgoyne, ha il feeling di una ballata carica di romanticismo e offre un dialogo molto intimo tra chitarra e contrabbasso. Ma il miglior manifesto della poetica del leader è forse Camporovere, un brano ripescato da When Nobody Is Listening. In quasi dieci minuti si concentrano l’introduzione cantabile dalla chitarra, il riconoscibilissimo sostegno armonico del pezzo (un riff quasi rockeggiante), il tema, suonato prima dal contrabbasso e poi dalla chitarra, e una lunga parentesi estatica fatta di silenzi, riverberi elettronici e frasi sempre più ricche. Davvero un bel viaggio sonoro che si scompone e ricompone con efficacia e sensibilità”.
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